Beneath Mirror Waves

Beneath Mirror Waves

installazione interattiva

installazione interattiva

07―30.11.2025

07―30.11.2025

Installazione interattiva che unisce ecologia, arte e tecnologia. Al suo centro si trova l’ostrica giapponese (Crassostrea gigas), specie non autoctona dell’Adriatico settentrionale, intesa come agente sensibile dei cambiamenti marini e come portatrice di una memoria sia materiale sia comportamentale. I sensori applicati alle ostriche viventi registrano i ritmi della loro apertura e chiusura, rivelando così il loro stato fisiologico e, indirettamente, le condizioni dell’ecosistema marino. Questi ritmi vengono tradotti in un linguaggio visivo e sonoro che rende percepibili processi altrimenti invisibili sotto la superficie del mare.

L’installazione si presenta come un corpo scultoreo sul quale il visitatore si sdraia nella postura di un nuotatore. Nella parte anteriore della struttura, uno schermo mostra la narrazione visiva, accompagnata da cuffie e vibrazioni di basso che mettono in risonanza il corpo umano con i ritmi delle ostriche. Oltre al livello dei dati, il progetto include anche una dimensione materiale: i gusci scartati delle ostriche vengono trasformati in nuovi materiali artistici, condensando le loro risposte ambientali in forma, tessitura e ritmo.

Il progetto si interroga su come la pratica artistica possa diventare uno strumento per documentare e interpretare l’instabilità ecologica. Crea uno spazio risonante di interdipendenza, dove l’essere umano respira al ritmo delle ostriche e dove la memoria non umana confluisce nell’esperienza umana.

Artisti: Marko Vivoda, Luka Frelih, Luka Murovec
Scienziati marini: Ludovic Quinault (Molluscan Eye), dott. Jean-Charles Massabuau (scienziato capo, Molluscan Eye), dott.ssa Manja Rogelja (direttrice dell’Acquario di Pirano), dott.ssa Vesna Flander Puterle (Stazione di ricerca marina)
Sound design: Mauricio Valdes San Emeterio
Porto di Capodistria: Jure Barovič (sviluppo sostenibile), dott.ssa Franka Cepak (sviluppo sostenibile)
ONG PiNA: Ana Markežič (catalizzatrice di innovazione), Borut Jerman (responsabile di progetto)


INFORMAZIONI

Inaugurazione + DJ Set venerdì 7 novembre ore 18:30
Installazione interattiva visitabile dal 7 al 30 novembre
presso Le(Serre, strada dell’Artigiano 26/7, Basaldella UD

Marko Vivoda è un artista, produttore e ricercatore sloveno, attivo principalmente come curatore del festival IZIS e direttore artistico del laboratorio HEKA sotto l’egida dell’associazione PiNA. Come artista opera nel campo delle installazioni artistiche, della scenografia e della mentorship. È cofondatore del collettivo Stran 22, del festival IZIS e co-curatore del festival Svetlobna gverila a Lubiana dal 2020 al 2022. Oggi si dedica alla ricerca e sviluppo di biomateriali, con particolare attenzione all’uso di materiali locali e scarti per pratiche artistiche sostenibili e innovative.
Luka Murovec è architetto e designer dello spazio con base tra Berlino e Lubiana, collaborando anche con il collettivo internazionale raumlaborberlin. È specializzato in strutture temporanee e sostenibili nello spazio pubblico.
Luka Frelih è artista, programmatore e presidente di Ljudmila – Laboratorio di Media Digitali. Ha partecipato a progetti e collettivi pionieristici di net.art, sviluppato strumenti interattivi open source e conduce workshop sull’uso creativo delle tecnologie. Contribuisce attivamente a programmi di arte di ricerca contemporanea (osmo/za, PIFcamp, Stran22, ADELA) e coordina collaborazioni internazionali all’interno di reti come EASTN-DC, On-the-fly e KONS.

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