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Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Invita artisti e artiste a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.

Altrememorie è un osservatorio sul paesaggio che promuove e ospita residenze ed esposizioni artistiche. Invita artisti e artiste a sviluppare una nuova narrazione e interpretazione del territorio attraverso i diversi linguaggi dell’arte contemporanea. Le residenze cercano di avvicinare il pubblico ai processi creativi e di stimolare la conoscenza del proprio patrimonio territoriale, promuovendo un atteggiamento di curiosità e di interazione con il linguaggio artistico.

  • Vicente Yanez

    Koper, Campoformido, dal 07/02/25 al 28/02/25
    Restituzione pubblica: Campoformido, Spazio Le(Serre, 18/02/25 ore 18:00
    A cura di: Altrememorie, PiNA
    Con questa residenza l’artista sonoro, produttore e ingegnere del suono cileno Vicente Yanez indaga il potenziale del suono spaziale, concentrandosi sui temi della specificità del luogo, del rumore e delle relazioni interpersonali e ambientali. Il progetto esamina l’acustica degli spazi pubblici ed esplora l’interazione tra i suoni percepiti come naturali o piacevoli e le soglie di ciò che viene comunemente definito “inquinamento acustico”.
    Vicente Yanez è artista sonoro, compositore, produttore, ingegnere del suono e chitarrista nato a Santiago del Cile. Ha studiato composizione classica al conservatorio dell’Università del Cile. Ha lavorato come produttore per artisti electroindie cileni, premiato come miglior album elettronico con l’artista I.O. Ha composto più di venti colonne sonore per la danza contemporanea e ha suonato in numerosi spettacoli in Sud America e in Europa. Il suo campo di interesse ruota attorno alla musica elettronica e al field recording. I progetti più recenti riguardano il suono spaziale, l’ambisonic e l’acustica. Vive a Berlino (GER), dove sta completando un master in Sound Arts presso la Univer- sität der Künste Berlin.

  • Scartoni/Donati

    Campoformido, Pozzuolo del Friuli, dal 24/02/25 al 02/03/25
    Restituzione pubblica: Campoformido, Spazio Le(Serre, 02/03/25 ore 11:00
    A cura di: Duepunti
    Attraverso l’intermedialità dei linguaggi e la decostruzione di pratiche relazionali, Scartoni/Donati riflettono sul rapporto tra individuo e contesto urbano, analizzando come la percezione dello spazio cambi a seconda dello sguardo. Questa residenza vede l’interazione tra l’aspetto sperimentale della pratica del duo e un luogo peculiare, Le(Serre, che sta vivendo un importante processo di cambiamento.
    Irene Scartoni (1996) e Giacomo Donati (1999) si laureano in Decorazione e Pittura all’Accademia di Belle Arti di Firenze dove frequentano attualmente il biennio di Nuovi Linguaggi Espressivi con una ricerca che indaga il campo della sperimentazione sonora, del linguaggio performativo e dei nuovi media per la riproduzione di immagini. Da marzo 2022, sotto il nome Scartoni/Donati, collaborano a progetti sperimentali che riflettono sul rapporto tra abitante e città utilizzando l’intermedialità dei linguaggi tramite la decontestualizzazione di pratiche inerenti ai rapporti umani e indagando il modo in cui lo sguardo cambia la percezione dello spazio urbano.

  • Federica Montesanto, Ilaria Soranzio

    Campoformido, Udine, dal 10/03/25 al 16/03/25
    Restituzione pubblica: Campoformido, Spazio Le(Serre, 16/03/25 ore 11:00
    A cura di: Duepunti
    L’incontro tra le pratiche di stampa serigrafica e graphic design, che caratterizza il lavoro delle due artiste, diventa un dispositivo per interrogare il rapporto tra memoria, segni e stratificazioni visive del territorio. Il segno, inteso come traccia, impronta o gesto, sarà al centro della loro ricerca: esso viene osservato, raccolto e rielaborato graficamente per restituire una nuova lettura dello spazio. compositive, creando un linguaggio che oscilla tra astrazione e riconoscibilità.
    Federica Montesanto (Venezia, 1985)
    È un’artista e docente formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua ricerca si sviluppa attraverso il disegno, la stampa d’arte e l’installazione ambientale, con un forte interesse per le pratiche artistiche che mettono in dialogo il territorio e le comunità. Lavora a progetti artistici che favoriscano l’accessibilità culturale, in particolare per persone con disabilità o in situazioni di svantaggio sociale. Ha approfondito questa tematica con una formazione in didattica speciale e mediazione dell’arte per persone con minorazioni visive.
    Ilaria Soranzio (Monfalcone, 1999)
    È una graphic designer con base a Bologna. Laureata in Graphic Design presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 2020 ha ricevuto il riconoscimento D&AD New Blood Awards – Matita di Legno per il progetto Tree of Tales. Attualmente lavora come graphic e UX designer freelance, occupandosi di design visivo, motion graphics e progettazione digitale. Con un approccio dinamico e interdisciplinare, la sua pratica esplora il rapporto tra grafica, narrazione visiva e interazione, con un’attenzione particolare alla sperimentazione e all’innovazione nel design.

  • Giovanni Chiarot, Matteo Carli

    Primulacco, dal 20/01/25 al 28/02/25
    Restituzione pubblica: Campoformido, Spazio Le(Serre, 21/03/25 ore 18:00
    A cura di: Zeroidee APS
    Un percorso di ricerca artistica multidisciplinare che indaga il torrente Torre con l’obiettivo di restituirne una geografia complessa e stratificata. Una ricerca a più livelli su di un bacino idrografico ed emozionale, attivando approcci di studio storiografici, relazionali ed esplorativi. Un punto di vista in ascolto di chi il fiume lo abita e lo vive, una mappatura inedita di un paesaggio che ci parla del rapporto complesso fra uomo ed acqua.
    Giovanni Chiarot si diploma all’Istituto Europeo di Design in fotografia digitale e successivamente studia regia per il documentario con Andrea Segre. La sua attività spazia dalla fotografia di scena alla realizzazione di documentari, mentre nell’ambito dell’arte contemporanea sviluppa diversi progetti installativi e multimediali con Zeroidee.
    Matteo Carli si laurea in Architettura del Paesaggio allo IUAV di Venezia con il progetto di tesi Donauvan, a moving project along Danube shifting landscape. Dopo un periodo con il collettivo di arte urbana Stalker / Osservatorionomade di Roma e con il collettivo Raumlabor Berlin, si trasferisce a Udine ed entra a far parte di Zeroidee. Qui sviluppa progetti culturali locali e transnazionali e lavora alla progettazione di allestimenti e di installazioni artistiche.

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Un progetto di: Associazione Altrememorie


Con il sostegno di:

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